O’Tama Tokyo/Palermo


Noi donne ci chiediamo spesso se effettivamente “T’ama o non t’ama”.
La risposta l’ho trovata chiacchierando, circa una nuova sfida alcolica, con Christian Costantino, barmanager del sofisticato locale messinese “Marina del Nettuno”, un esclusivo affaccio sul mare, dimora per lussuose imbarcazioni.

Ho chiesto a Christian di raccontarmi un po dei sapori e tradizioni del mondo a cui si è ispirato per la sua creazione, con la quale concorre alla Roku Competition. Una gara in cui i migliori bartender si sfidano tra loro a suon di ricette originali e personalizzate, con l’esclusivo utilizzo del Roku, un gin giapponese prodotto dalla Suntory, famoso marchio internazionale.
Distillato a Osaka, si presenta con una bottiglia esagonale a ricordare la particolarità delle sei botaniche utilizzate.
Infatti, oltre alle otto botaniche tradizionali usate, troviamo le sei che rendono originale il Roku Gin.

Christian mi delizia con un racconto, tra verità e leggenda, secondo il quale nel 1878, durante la leggerezza della Primavera, in un paesino Giapponese vicino Tokyo, uno scultore Siciliano, Vincenzo Ragusa, mentre faceva una passeggiata a cavallo, fu colpito dalla bellezza di una ragazza che dipingeva all’aperto. Era la diciassettenne O’Tama che disinvolta in giardino, dipingeva un ventaglio.
Nello stile, poco realistico, di O’Tama, Ragusa trovó il coraggio per esternare il suo amore, quindi, proponendole dei soggetti più realistici da studiare, le riempì il giardino di cigni, anatre, pesci d’acqua dolce e caprifogli, soggetti ideali per portare un’evoluzione artistica alla pittura della ragazza.
“C’è un tempo bellissimo, tutto sudato, una stagione ribelle, l’istante in cui scocca l’unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle“, come un amore “raccolto” … Come secondo il concetto di “Shun”, solo quando è il momento migliore, quando sboccia un amore!
Quando l’artista dovette far ritorno a Palermo, lei lo seguì in nome dell’amore e dell’arte, quell’arte che divenne un connubio tra la scultura siciliana di lui e la pittura giapponese di lei in una nuova fioritura. Fu così che la loro, di vita, divenne un romanzo.
“O’Tama Tokyo/Palermo” racconta proprio lo “shun” della loro storia d’amore, la leggerezza della primavera vissuta dai due artisti, e tutte quelle successive vissute sulle coste siciliane.
I “Caprifoglio Giapponesi” che abbellirono il giardino, soggetti dei quadri di lei, sbocciano proprio in primavera, usanza vuole che vengano colti dai contadini accaldati durante il lavoro nelle campagne e succhiati dalla parte del gambo, per il loro succo aspro e idratante, così come si usa in Sicilia con i fiori di “Acetosella Gialla”, nel nostro dialetto “Sucameli”, sostituiti spesso al limone in cucina, con il loro sapore di agrumi e aceto, quell’ acido ed aspro divertente scolpito nei nostri ricordi d’infanzia.
Gli Asparagi, invece, si narra che se sognati, simboleggiano l’amore vero e passionale, così come quello dei nostri amanti. La loro piena maturazione qui in Sicilia si ha proprio a cavallo della Primavera e come un vero amore vanno raccolti subito.
Il Miele, la dolcezza di un amore, profumato di ciliegio, festeggiato così come in Sicilia si festeggia il Mandorlo in fiore.
Le note erbacee e floreali del tè, la punta di aceto di mele.
Perché Roku?
Nel 1879, O’Tama fu la prima donna giapponese, modella di uno scultore europeo, fu proprio Ragusa a scolpirne innamorato i lineamenti. Mentre quell’opera fioriva, nello stesso anno nasceva Shinjiro Torii, fondatore di quella che nel 1963 sarebbe diventata “Suntory” , tre anime simili, con lo stesso sogno, quello di esportare, chi con la pittura, chi con la scultura e chi con la distillazione la propria cultura fuori confine, sovvertendone le regole.
“Un giorno il Gin Giapponese sarà amato in tutto il mondo” diceva Shinjiro, così fu! E lo fu anche per l’arte.
Nel 2017, arrivò lo “Shun” di quelle tre anime, accomunate da un sogno durato 100 anni, il momento di “raccolta” a piena maturazione, così mentre a Palermo nasceva la prima antologia italiana dei due artisti, ad Osaka, nasceva Roku Gin.
Ecco amici lettori la ricetta con la quale si pone in gara il nostro barmanager

“O’Tama Tokyo/Palermo”
– 40 ml Roku Gin
– 40 ml “Cordiale di Primavera” (Jasmine green tea, asparagi, fiori “Sucameli”, miele di ciliegio, aceto di mele)***
– Sale.
– Fill di Gassosa siciliana.
– Garnish: skeleton leaves.
– Build On Ice.


O’TAMA.
Si, perché qui:
“In Sicilia. I colori, i profumi, le delizie e le poesie leggere salveranno il mondo, la vita e le primavere” .


2 risposte a “O’Tama Tokyo/Palermo”

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